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«Carlo Avvisati ha rivolto la sua attenzione, comprendendo, con l'istinto di un giornalista, che le realtà della vita emergono da una serie di istantanee. Gli studiosi sono ora davanti a una sfida: superare il loro disprezzo e studiare più sistematicamente le ricche testimonianze sulla vita commerciale che Pompei offre. Frattanto, i visitatori dell'antico sito profitteranno grandemente della vivace evocazione dell'"umile vita" romana offerta da questo volume.» (dalla prefazione di Andrew Wallace-Hadrill). «Carlo Avvisati, che pure si muove nella tradizione della "pompeianistica" riesce a sfuggire a questa deriva sia facendo ampio ricorso ai repertori generali di antichità romane sia, e soprattutto, grazie alla poesia. Come i personaggi che descrive nei suoi versi, i suoi Pompeiani non pretendono di farsi modelli di storia e neppure di microstoria locale: raccontati con elegante leggerezza venata di ironia, sono semplicemente uomini e donne, cui toccò di vivere sotto il Vesuvio in un momento drammatico, con affetti e sentimenti umani, e perciò eterni.» (dalla prefazione di Stefano De Caro)